Aisha Gheddafi, la bella e bionda figlia del Colonnello, è scesa in campo in prima linea, insieme ai militari di Tripoli, per esprimere il suo sostegno alla lotta contro i ribelli. Gheddafi spera così che la sua unica figlia femmina, soprannominata la ‘Claudia Schiffer del deserto’ per la sua avvenenza, possa risollevare il morale delle truppe in un momento in cui i raid della Coalizione internazionale si fanno sempre più pesanti. E così Aisha, avvocato di 35 anni già nel consiglio difensivo dell’ex dittatore iracheno Saddam Hussein, è stata fotografata a bordo di un carro armato mentre sventola una bandiera libica.
la rivolta vista da vicino
Libya
- “Non è che il resto del mondo sia così differente, ma sembra quasi che qui in Africa non possano esistere entità astratte come la libertà, la felicità, la speranza. Ogni volta che un regime è stato ribaltato, ciò che ne è venuto fuori si è spesso dimostrato peggiore del precedente”.
Shabab
Shabaab in arabo significa letteralmente gioventù. Gli shabab, dunque, sono i giovani. Sicuramente sono diventati i protagonisti della rivolta in Libia, il nocciolo duro che ha innescato l’insurrezione. Per Gheddafi sono estremisti di al Qaeda “in preda ad allucinogeni sciolti nel Nescafé”. Per il presidente americano Barack Obama sono invece ragazzi “alla ricerca di un modo di vita migliore”. Tutti rigorosamente volontari, fra i giovani guerrieri c’è di tutto: dai teppisti di strada agli studenti universitari, dai disoccupati agli operai. Ma anche mercanti ed ex soldati, tutti con i calci dei fucili (così come le facce) dipinti di rosso verde nero, la bandiera pre rais. Il loro modo di combattere spesso è più rumoroso che concreto: vanno al fronte cantando e sparando in aria, su e giù per il deserto sugli improvvisati gun-wagons, i pick up su cui sono montate alla buona le mitragliatrici. Una volta ne ho visti quattro con un solo kalashnikov, se lo passavano. Certamente non sono soli. Ci sono religiosi e probabilmente qualche jihadista come istruttore. Ma, oltre all’irresistibile entusiasmo giovanile, la loro molla è la rabbia che cresce ad ogni lutto. Nessuno sa ancora come finirà.Blog Stats
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#1 di rocco sergi il Maggio 23, 2011 - 12:59 PM
L’attacco alla Libia è una vergogna perchè giustificato da grosse bugie. Senza nessun processo, nessun testimone credibile, neanche mediatico, l’oligarchia petrolifera franco-inglese, ordina l’eliminazione fisica di Gheddafi; eletto dall’ONU, solo nove mesi prima, alla presidenza del “Consiglio Mondiale dei Diritti Umani” ! …
La figlia Aisha è il vero volto della Nuova Libia che non potranno distruggere, malgrado i “Volenterosi Rapinatori”!
#2 di pinoscaccia il Maggio 25, 2011 - 5:35 PM
Sono d’accordo.